Avis è un'associazione di volontariato (iscritta nell'apposito registro regionale e disciplinata dalla legge 266/91) costituita da coloro che donano volontariamente, gratuitamente, periodicamente e anonimamente il proprio sangue.
E' un'associazione apartitica, aconfessionale, senza discriminazione di razza, sesso, religione, lingua, nazionalità, ideologia politica ed esclude qualsiasi fine di lucro e persegue finalità di solidarietà umana. Oggi è la più grande organizzazione di volontariato del sangue italiana che, grazie ai suoi associati, riesce a garantire circa l’80% del fabbisogno nazionale di sangue. Nel complesso, AVIS può contare su oltre 1.300.000 soci, che ogni anno contribuiscono alla raccolta di oltre 2.000.000 di unità di sangue e suoi derivati ed è presente su tutto il territorio nazionale con oltre 3400 sedi (numero che comprende anche 19 sedi fondate in Svizzera da emigranti italiani negli anni Sessanta). Ha come finalità : diffondere la cultura della donazioni di sangue e della solidarietà; promuovere la raccolata di sangue sul territorio; tutelare la salute dei donatori e dei riceventi; contribuire all'educazione sanitaria e favorire la medicina preventiva; informare la collettività sull'uso del sangue.
Il primo prelievo avvenne a Selvino il 15/05/1964, il successivo a Settembre dello stesso anno, ma l'Avis non esisteva ancora; c'era un gruppo di circa 25 persone che portavano avanti questo ideale ed erano fortemente motivati a costituire una sezione grazie anche al buon impulso dato da alcuni funzionari dell'Avis provinciale.
Il 17/04/1966 si costituì la sezione di Selvino avendo raggiunto gli 80 soci ed il Consiglio eletto andò a Bergamo all'Avis Provinciale e prese le consegne dal presidente provinciale che diede anche i primi aiuti finanziari.
I prelievi allora si facevano nelle aule dell'attuale oratorio ed in seguito negli attuali spogliatoi del calcio Selvino; successivamente Don Lazzaro concesse come sede una saletta al piano terra dell'attuale casa parrocchiale. I primi prelievi venivano fatti a richiesta degli Ospedali di Bergamo, Alzano Lombardo e 5 (di un gruppo raro) vennero richiesti direttamente da Milano: ogni 2 mesi e mezzo veniva l'autoemoteca che operava i prelievi in flaconi di 250 CC su persone digiune e senza alcun esame preliminare.
Nel 1968 venne l'idea di comprare un'autoambulanza (allora c'erano solo presso gli ospedali e ne aveva una l'Avis di San Pellegrino Terme) che venne prenotata con una caparra di circa £ 100.000 dopodiché si aprì una sottoscrizione cui parteciparono sia i residenti che i villeggianti permanenti e che raccolse le £ 3.500.000 necessarie. Il 2/06/1968 l'autoambulanza venne benedetta e nello stesso anno venne richiesto alle suore di clausura di Zogno il labaro: il 10/10/1968 nella 1^ Festa Sociale vi fu l'inaugurazione della lettiga e del labaro.
Nel frattempo l'aumento del numero degli avisini richiese una nuova sede e nel 1970 si iniziò la costruzione della sede in Via SS. Patroni, su un terreno messo a disposizione della curia di Bergamo grazie all'interessamento di Don Lazzaro Arrigoni, in quanto il progetto originario che prevedeva la sede sotto il Piazzale dell'asilo avrebbe creato numerosi problemi e portò all'abbandono di questa idea.
Oggi l'Avis conta 105 donatori attivi. Nelle file dell'Avis in questi anni sono passati oltre 700 concittadini dell'altopiano, oltre 100 sono i soci avisini deceduti e molti altri si sono ritirati per motivi di salute e di età.
In occasione del suo 50° anniversario presso la nuova piazzetta "donatori di sangue" è stato inaugurato il monumento celebrativo. "Donare è un gesto semplice, di umana e civile solidarietà fondamentale per salvare la vita di tante persone".